La prossima stagione influenzale sarà probabilmente “di media intensità, “con un numero stimato di casi che potrebbe oscillare tra i 5-6 milioni”. Oltre ai casi influenzali legati alla variante H1N1, “si prevede una decina di milioni di casi di altri virus influenzali ‘cugini’, che possono causare sintomi simili”. La stima è quella di Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore dell’Università degli Studi di Milano, in occasione dell’evento “Stagione influenzale 2022-2023: cosa sapere e cosa fare”, organizzato da Assosalute (branca di Federchimica).
Tanto più che il prossimo autunno-inverno vedrà nuovamente una compresenza dell’influenza e del SARS-CoV-2, che potrà rendere la gestione delle risorse sanitarie più complessa, considerando la similarità dei sintomi.