«Mi dimetterò da amministratore delegato» di Twitter «non appena avrò trovato qualcuno abbastanza folle da assumere l’incarico», è quanto scrive il Ceo di Tesla e proprietario di Twitter sulla sua piattaforma social acquistata lo scorso ottobre e pagata 44 miliardi di dollari. L’ imprenditore sudafricano, con cittadinanza canadese e naturalizzato statunitense specifica tuttavia che una volta date le dimissioni continuerà a guidare i team per il software e i server di Twitter.
A seguito di varie polemiche sorte nei giorni scorsi, Musk aveva lanciato un sondaggio tra gli utenti della sua piattaforma: Dovrei lasciare la carica di capo di Twitter? Mi atterrò ai risultati di questo sondaggio». Alla scadere del tempo, erano stati raccolti 17 milioni di voti e tra questi il 57,5% aveva votato a favore delle sue dimissioni, contro il 42,5% che lo voleva vedere ancora al potere. Il tutto accompagnato da Tweet enigmatici postati in contemporanea del tipo: «attento a cosa vuoi, perché potresti averlo», «coloro che vogliono il potere sono quelli che meno lo meritano», o ancora «nessuno vuole il lavoro che potrebbe davvero tenere Twitter in vita. Non c’è successore». Nonostante i messaggi poco chiari e la mancanza di dettagli circa i tempi, le dimissioni di Musk non sono da mettere in discussione. Il Ceo del social ha promesso di rispettare i risultati del sondaggio. Questa scelta farà sicuramente piacere agli azionisti di Tesla dato che nell’ultimo anno la compagnia ha perso il 56% del suo valore. La speranza è che l’imprenditore torni a focalizzarsi sul suo business primario senza essere troppo distratto da una piattaforma sulla quale ha avviato una rivoluzione non troppo gradita al pubblico: subito dopo l’acquisto, Musk ha cacciato il ceo Parag Agrawal, e metà dei dipendenti e ha eliminato il dipartimento incaricato di moderare le conversazioni sulla piattaforma ergendosi a leader della libertà di espressione. Inoltre, a seguito di un altro sondaggio ha fatto riammettere il presidente Donald Trump e ha proposto la creazione di account a pagamento per provare a risollevare economicamente la piattaforma. Twitter perde circa 4 milioni di dollari al giorno e rischia la bancarotta.
Non resta che attendere le conseguenze della sua decisione e scoprire chi sarà il nuovo amministratore delegato. Secondo alcune indiscrezioni riportate dal «Financial Times», tra i candidati ideali ci sarebbe l’ex direttrice operativa di Meta, Sheryl Sandberg, spunta anche il nome di Sarah Friar, Ceo di Nextdoor.