Oggi si vedono Renzi e Calenda: forse un’intesa. Berlusconi e Salvini rilanciano la flat tax ma con numeri diversi. Meloni sceglie il silenzio. Paura per la centrale in Ucraina. Casa Trump perquisita
Matteo Renzi e Carlo Calenda oggi si incontrano e provano a costruire un’alleanza. Non è scontata, anche se ci sono interessi comuni. I due leader sono loquaci: quello di Azione parla con Repubblica. Quello di Italia Viva col Messaggero. La Versione vi propone le due interviste. Vedremo se troveranno un accordo. Peraltro non godono di ottima stampa. “Sfascisti” per il Manifesto, caratteriali e litigiosi per la maggior parte dei commentatori. Osvaldo Napoli dice a Repubblica che c’è in giro del “rancore contro Azione e Carlo Calenda, colpevoli di aver fatto una scelta politica eretica, di esserci sottratti e di voler sottrarre milioni di italiani da quella gabbia mentale che è il bipolarismo”. Il disegno del terzo polo ha infatti una sua ragion d’essere e non può essere confinato nei tatticismi. Ha ragione Renzi quando dice che quel progetto non si ferma al 25 settembre. Certo, la legge elettorale attuale non lo favorisce, ma i sondaggi riportano che l’autonomia di un soggetto alternativo ai due poli ha una sua presa sugli italiani.