Dopo la separazione con Ilary Blasi, non tarda ad arrivare per Francesco Totti un ulteriore problema. L’ex calciatore romanista sarebbe coinvolto in operazioni di antiriciclaggio. È quanto riporta oggi il quotidiano La Verità sostenendo che Totti sarebbe oggetto di alcune SOS (segnalazioni di operazioni sospette) da parte delle strutture a cui ha affidato i suoi guadagni. L’ipotesi è quella di investimenti nelle scommesse. Il primo documento risale allo scorso agosto è attesterebbe un prestito infruttifero per la somma di 80mila euro inviato sul conto di una pensionata di Anzio, cointestato con la figlia dipendente della società Sport e Salute controllata dal Ministero dell’Economia. Nella stessa giornata, i soldi della donna sarebbero stati trasferiti sul conto del marito, dipendente del ministero dell’Interno e amico di Totti. Ma non si tratta dell’unica segnalazione. Altre interesserebbero altri due conti del giocatore, il primo cointestato con la Blasi e l’altro con l’ex team manager dell’ A.S Roma Manuel Zubiria Furest. Inoltre bonifici sospetti sarebbero stati fatti anche nei confronti di società proprietarie di casinò di Las Vegas e alla Société financière et d’encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo, tra agosto 2018 e gennaio 2020, per un totale di 1,305 milioni di euro. “Permangono forti dubbi in merito alla reale destinazione del denaro inviato alle varie case da gioco internazionali”, scrivono gli esperti dell’Antiriciclaggio. Non è chiaro se sia stato destinato solo al gioco oppure anche ad altro.
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