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venerdì 19 Aprile 2024 - 22:13
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“La pace è affare nostro”

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Zuppi a Bari rilancia la tregua. Ma Zelensky e Biden siglano un patto di guerra: Kiev avrà i missili Patriot. Manovra di bilancio in bilico. Qatargate: Cozzolino collabora. Chiesa, choc per Rupnik

Nelle prime ore dell’inverno, nella notte più lunga dell’anno, non c’è posto per la pace. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky esce per la prima volta dai confini del suo Paese, dall’invasione russa del febbraio scorso, per andare a Washington. In abiti militari incontra il presidente Joe Biden e poi, nella notte italiana, parla al Congresso. Ottiene quello che voleva: i missili Patriot saranno dispiegati in Ucraina a difendere le città dai bombardamenti. Biden ha spiegato alla stampa che si tratta di armi di difesa e che quindi non contribuiscono all’escalation. Ma è un patto di guerra, anche se siglato in nome di una “pace giusta”. Da Mosca arriva la notizia che Vladimir Putin ha riposta radunando i capi dell’Armata russa. A tenere accesa la speranza della pace sono l’insistenza di papa Francesco e della Chiesa italiana, che continuano a chiedere la tregua di Natale. Lo ha fatto ieri mattina all’udienza del mercoledì il Papa e lo ha ribadito Matteo Zuppi nella preghiera di Bari di ieri sera nella Basilica di San Nicola (Vedi Foto del Giorno), cui hanno partecipato i rappresentanti delle Chiese e delle confessioni orientali. La pace è “affare nostro” e comincia “nel cuore di ciascuno”, ha detto fra l’altro Zuppi.

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