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La patatina più piccante del mondo, la “Hot Chip” con, non a caso, una confezione a forma di bara, arriva sul tavolo dell’Antitrust: è pericolosa e soprattutto induce i giovani a percepire l’acquisto e il consumo come una sfida. Potrebbe quindi delinearsi come pratica commerciale scorretta.

Un’inchiesta delicata questa considerando che proprio lo scorso mese di settembre si contava già una vittima della sfida, un ragazzo quattordicenne americano incappato su Tik Tok. Nessuno, informandosi, metterebbe in bocca niente che abbia un livello di “piccantezza” come la famigerata patatina di 2,2 milioni di gradi nella scala Scoville (questo riportano i siti del produttore). Basti pensare che il classico peperoncino italiano con il quale ad esempio viene condita la piccantissima ‘nduja calabrese di gradi ne ha al massimo 15.000. Ma si sa quanto i giovani amino mettersi alla prova. E il problema è anche, oltre al tam tam sui social, la commercializzazione: la Hot Chip si può tranquillamente acquistare su Amazon per 15 dollari.