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Dopo oltre 20 anni il codice di autoregolamentazione del Comitato media e minori, unica autorità governativa sul tema, è stato rinnovato per adeguarlo alle innovazioni tecnologiche e al nuovo scenario televisivo.

Il nuovo testo, che rafforza la tutela nei confronti delle categorie interessate, è stato votato dal Comitato insieme alle maggiori emittenti e associazioni di settore (Rai, Mediaset, La7, Confindustria Tv, Aeranti Corallo) e, in base alla nuova legislazione, una volta ratificato dal ministero del Made in Italy, varrà per tutte le realtà con responsabilità editoriale. Oggi “il nuovo codice verrà presentato al governo e l’ho voluto fare proprio nella Giornata mondiale dei diritti del fanciullo, che non deve contenere solo proclami, ma fatti concreti in un momento in cui i ragazzi ne hanno estremamente bisogno”, dice all’ANSA Jacopo Marzetti, Presidente del Comitato.

“Anche se è un piccolo passo – prosegue -, occorre andare nella direzione di far tornare la televisione ad essere non solo mezzo di informazione, ma un mezzo strutturato per tutte le età, dall’infanzia all’adolescenza. Infatti soprattutto gli adolescenti vedono sempre meno la tv concentrandosi sul web e sui social. Questi ultimi ancora non hanno una disciplina vera e propria e sono meno controllati e meno sicuri rispetto alla televisione, che anche grazie a questo codice andrà nella direzione di prestare massima attenzione affinché i suoi contenuti siano a prova di minore”.