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Più importanza al voto in condotta, pene severe per gli studenti che attuano azioni di violenza o bullismo contro i docenti o i compagni, riforma dell’istruzione tecnico professionale. Il Governo e il Parlamento vogliono inasprire le norme per chi non si comporta bene tra i banchi: lunedì prossimo, 18 settembre, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato che porterà all’attenzione del consiglio dei ministri la riforma del voto in condotta e dell’istruzione tecnico professionale, quest’ultima per rendere questa formazione più al passo con i tempi e appetibile al mercato del lavoro. Il 25 settembre, invece, approderà in Aula – come ha anticipato il primo firmatario del provvedimento, il deputato della Lega Rossano Sasso – il progetto di legge che mira a inasprire le pene per chi compie atti di violenza contro i docenti o gli altri studenti. Il voto in condotta avrà più importanza nella valutazione complessiva di uno studente, verrà ripristinato alle medie e inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato.

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